Branco di lupi sbrana pecore e maiali. Allevatori disperati
Monteleone d'Orvieto, branco di lupi attacca e ferisce cavalli adulti
In questo allevamento sono adesso sei i posti di lavoro a rischio, altrettante famiglie senza più un reddito, che pagheranno il prezzo di queste perdite non più sostenibili. Solo lo scorso anno, sempre in questa azienda, i lupi hanno ucciso 8 animali di grossa taglia.
E così in tante altre attività che insistono nell'area del Parco. «Non si parla più di singoli lupi, ma di veri e propri branchi che mettono in pericolo la sussistenza economica dell'azienda e dell'intero ecosistema - è il commento di Marco Neri, presidente di Confagricoltura Toscana - Si parla di posti di lavoro che si perdono, di aziende in crisi, è un'emergenza».
Gli allevatori non possono neanche chiedere i danni, previsti solo per gli ovini e per chi ha recinzioni anti lupo e cani da guardia.
I bovini maremmani, infatti, vivono allo stato brado in uno spazio di ben 600 ettari.
«Gli equilibri sono ormai saltati - continua Neri - è necessario prendere una decisione tra la tutela di una singola specie e l'ambiente circostante, fatto di tanti altri animali e di insediamenti umani. Chi non vive in campagna non percepisce che la bellezza è frutto dell'insieme di un tantissimi fattori che coesistono in armonia: se una specie prevale sull'altra è a rischio l'intero paesaggio. La popolazione dei lupi è in evidente crescita, come la loro aggressività. È una situazione cha va gestita e anche urgentemente da tutte le realtà e le istituzioni competenti, senza paura e buonismo, ma con buon senso».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 11 Dicembre 2019, 14:16
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