Genova svela i Rolli, palazzi-gioiello amati da Rubens e Dickens

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Servizio di Laura Larcan - Montaggio video di Francesco Toiati

Signore e signori, benvenuti a corte. Ci si lascia la strada alle spalle e si varca la soglia per entrare in appartamenti che sembrano gareggiare con le dimore di un re. Gli ingressi e le scale sono monumentali, e i saloni si svelano come scrigni di virtuosismi decorativi. C’è il garbo elegante dell’armonia cinquecentesca, le bizzarrie estrose del manierismo, l’esuberanza teatrale del barocco. Già, il barocco, l’epopea seicentesca che ha reso Superba Genova, la Repubblica del mare, ricca e libera, terra di gentiluomini ambiziosi e mecenati, mercanti e banchieri, armatori e commercianti. Una grandezza che raccontano i Palazzi dei Rolli di Genova, Patrimonio dell’Umanità UNESCO dal 2006. Un tesoro tutto da riscoprire. Parliamo di un circuito straordinario di edifici secolari fatti erigere dai Signori di Genova, per affermare il nome della famiglia sulla città. Tanto era alta l’ambizione del gentiluomo, tanto fastosa doveva essere la decorazione del palazzo.

Piccole grandi regge private incastonate nella città, tra carruggi, creuze e piazze. Concepite per essere all’altezza di ospitare regnanti e celebrità dell’epoca. Persino Charles Dickens rimase sedotto e ispirato da questi palazzi: amava affacciarsi dalle nobili finestre per godersi l’abbraccio panoramico di Genova. Un patrimonio che Genova svela con i Rolli Days, l’appuntamento esclusivo in programma tra il 15 e il 16 ottobre. Ma che si ripete sempre due volte l’anno, in primavera e autunno. Occasioni da mettere in agenda e da seguire. La straordinarietà dell’iniziativa è quella di aprire al grande pubblico la bellezza di oltre 40 fra palazzi e ville solitamente chiusi al pubblico perché privati o sedi di società.

Ci si può così immergere in una straordinaria stagione di storia, arte e bellezza, dove il visitatore è accompagnato dai divulgatori scientifici, giovani professionisti pronti a svelare dettagli, curiosità, segreti.

Pensare che Rubens, il grande pittore fiammingo si innamorò di questi palazzi. Tanto che esattamente 400 anni fa, pubblicava ad Anversa il libro “Palazzi di Genova”, che illustra le più importanti residenze aristocratiche genovesi con tavole dedicate alle facciate, alle piante, alla struttura architettonica. Insomma, porte aperte ai luoghi amati e studiati da Rubens, tanto da echeggiarli come scorci in alcune sue opere. La passeggiata imperdibile? Lungo via Garibaldi ovviamente, la via Aurea della Genova rinascimentale e barocca. Passeggiando su questo corso per la prima volta si possono scoprire i piani nobili di ben 11 dei 12 palazzi che vi si affacciano. Spettacoli mozzafiato.

Ma ci sono anche i monumentali edifici di Via Balbi, quelli che punteggiano le vie del centro storico, e la superba Villa Pallavicino delle Peschiere, e la Villa Giustiniani Cambiaso, raffigurate da Rubens nel suo libro. Il pubblico avrà modo di immergersi in un sistema urbano unico al mondo. Non saranno, però, solo i luoghi “di Rubens” a fare da protagonisti: si può finalmente tornare in un rinnovato Palazzo Rosso, dove si può scoprire il settecentesco Appartamento di Anton Giulio II Brignole Sale, aperto al pubblico dopo il restauro. E curiosare, con buona malizia, nella sua alcova. Insomma, i Rolli raccontano molto dell’anima di Genova che Fabrizio De Andrè immaginava come una signora attraente, così preziosa come il vino. Buon viaggio.

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Ultimo aggiornamento: Sabato 15 Ottobre 2022, 16:02
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