Si allontanò dalla Rsa e morì di ipotermia: assolti il direttore, la psicologa e un operatore sociosanitario

Assolti «perché il fatto non costituisce reato». La sentenza definitiva salva il direttore, la psicologa e un operatore sociosanitario di una Rsa del Mugello, con sede a Firenzuola, accusati di omissione di soccorso nel caso della morte di un ospite. Si trattava di un 50enne che si allontanò dalla struttura e che poi fu ritrovato morto per ipotermia alcuni giorni dopo, nei paraggi della stessa Rsa. 

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Come riporta la Nazione, l'episodio risale al novembre 2017 quando sull'area si abbatté una forte nevicata. Secondo quanto spiegato dal difensore di uno degli imputati, avvocato Federico Febbo, è ipotizzabile, in attesa delle motivazioni della sentenza, che il giudice abbia riconosciuto la non sussistenza da parte della Rsa dell'obbligo di trattenere l'ospite contro la sua volontà.

Dalle prime indagini, il 26 novembre 2017 l'ospite uscì e si allontanò andando in un bar. Così attirò l'attenzione della commessa che, intuendo si trattasse di un paziente della vicina Rsa, telefonò per avvisare la struttura. La psicologa e l'Oss uscirono per cercarlo. Lo trovarono mentre camminava in strada e lo avvicinarono per chiedergli di rientrare.

I due informarono subito il direttore della Rsa ma la risposta era stata quella di non convincere il 50enne a tornare nella struttura. I due allora avvisarono i carabinieri e quindi smisero di mantenere un controllo 'a vista' del paziente in attesa dei soccorsi. Il 50enne non fu più trovato. Già prima dell'apertura del processo, la compagnia assicurativa della Rsa aveva già provveduto a risarcire i danni materiali e morali ai familiari della vittima.