A 27 anni dalle stragi di Capaci e di via D'Amelio, «legate dalla medesima, orrenda strategia criminale, la Repubblica si inchina nel ricordo delle vittime e si stringe ai familiari», ha detto Mattarella ringraziando «quanti da una ferita così profonda hanno tratto ragione di un maggior impegno civico per combattere la mafia, le sue connivenze, ma anche la rassegnazione e l'indifferenza che le sono complici».
«I nomi di Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Francesca Morvillo, Rocco Dicillo, Antonio Montinaro, Vito Schifani, Agostino Catalano, Walter Eddie Cosina, Vincenzo Li Muli, Emanuela Loi, Claudio Traina sono indimenticabili.
Nella loro disumanità gli assassini li hanno colpiti anche come simboli - a loro avversi - delle istituzioni democratiche e della legalità».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 21 Maggio 2020, 21:47
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