Saccheggiati i depositi di cibo dell’Onu
L’Iran: Israele ha superato la linea rossa

Bombardamenti senza tregua. No di Tel Aviv allo scambio di prigionieri

Saccheggiati i depositi di cibo dell’Onu L’Iran: Israele ha superato la linea rossa

di Giammarco Oberto

L’altra faccia della guerra ad Hamas: un intero popolo costretto alla fame. Nelle zone centrali e meridionali della Striscia, dove ormai entra solo il 2 per cento delle derrate alimentari che entravano prima della crisi, ieri migliaia di persone hanno fatto irruzione in diversi magazzini e centri di distribuzione gestiti dall'agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi e saccheggiato tutto: sacchi di farina, latte di olio, «generi di sopravvivenza di base» riassume l’Onu. Che sottolinea: «È un segnale preoccupante che a Gaza l’ordine pubblico stia iniziando a crollare dopo tre settimane di guerra e un rigido assedio».

È stato assaltato anche il deposito di Deir al-Balah, dove l'Unrwa immagazzina le forniture dei convogli umanitari appena arrivati dall'Egitto. Ed anche i fornai hanno paura: nel Sud della Striscia, dove sono stipati centinaia di migliaia di sfollati, davanti ai forni ci sono lunghissime code per accaparrarsi qualche pita, il tipico pane arabo. Le risse sono quotidiane. E non c’è più alcuna autorità in grado di garantire l’ordine.

Mentre migliaia di civili muovono verso Sud, l’esercito israeliano continua a bombardare con forza Gaza Nord. Ieri hanno intimato ai palestinesi di evacuare l’ospedale di al-Quds, forse in previsione di un bombardamento. Intanto stanno arrivando altri rinforzi tra le fila delle truppe che dal 9 ottobre assediano la Striscia.

La testa di ponte ottenuta dai carri armati oltre il valico di Erez si è rafforzata e controlla ormai tutta la fascia nord della Striscia. Ieri l’Idf ha fatto sapere che le truppe di terra hanno colpito «cellule di terroristi» che si apprestavano a sferrare attacchi, anche con missili anticarro. Gli uomini di Hamas sono spuntati all’improvviso da un tunnel ad un passo dal valico di Erez ed ingaggiato uno scontro a fuoco con l’esercito israeliano: sono stati falciati.

Con la Striscia messa a ferro e fuoco, uno spiraglio per una descalation sembra una possibilità remota. L’Iran torna a minacciare: «I crimini del regime sionista hanno oltrepassato la linea rossa, ciò potrebbe costringere tutti ad agire» ha scritto sul suo account X il presidente iraniano Ebrahim Raisi. E trovare una soluzione per gli ostaggi - secondo l’ultima lista diffusa da Tel Aviv sono 230 - è sempre più complicato. Israele ha rigettato la proposta di Hamas di scambiare i prigionieri con tutti i palestinesi detenuti in Israele. «Queste dichiarazioni sono una forma di terrorismo psicologico, concepito per disseminare pressione e terrore nelle famiglie degli ostaggi» ha affermato il portavoce militare israeliano Daniel Hagari.

riproduzione riservata ®


Ultimo aggiornamento: Lunedì 30 Ottobre 2023, 06:00
© RIPRODUZIONE RISERVATA