Valerio Mastandrea torna a recitare per Zanasi:
"Lotto contro la New Economy"
di Michela Greco
Enrico Giusti messo in scena da Valerio Mastandrea in La felicità è un sistema complesso di Gianni Zanasi (presentato al Torino Film Festival) fa un mestiere molto particolare: convince subdolamente i dirigenti incompetenti ad abbandonare il loro lavoro, perché smettano di fare danni. «È un lavoro inventato, ma non è detto che non esista», dice il regista, che definisce il suo protagonista come “una versione psicotica di Che Guevara. È contemporaneamente giovane e vecchio, cinico e innocente, appassionato e arido”.
Un ruolo che sembra cucito addosso a Mastandrea: «Mi è arrivato un copione di mille pagine - conferma - ma alla seconda avevo già capito chi fosse il mio personaggio, e che mi somigliava moltissimo. Dopo Non pensarci tra me e Gianni c'è stata un'unione di fatto, amo molto il suo cinema senza punteggiatura». La felicità è un sistema complesso è un racconto leggero e insieme serissimo che trova un equilibrio unico, e molto affascinante, tra i dialoghi surreali di Enrico con la ragazza che gli è piombata in casa e le devastanti conseguenze sociali di un'economia spietata.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 23 Novembre 2015, 09:52
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