Dark Places, Charlize Theron produttrice
e protagonista prigioniera della memoria

Dark Places, Charlize Theron produttrice ​e protagonista prigioniera della memoria

di Alessandra De Tommasi
ROMA – La memoria può giocare brutti scherzi e causare danni incalcolabili: parte da qui il racconto di Charlize Theron, nella doppia veste d'interprete e produttrice, nel thriller Dark Places – Nei luoghi oscuri, in sala da oggi per M2Pictures. È tratto dal romanzo di Gillian Flynn (Piemme editore), autrice del libro a cui s'ispira la pluripremiata pellicola L'amore bugiardo - Gone Girl, con Ben Affleck.





«Appena ho ricevuto il copione – ricorda la protagonista – ne sono rimasta folgorata, come d'altronde mi era capitato già in passato leggendo le pagine di questa scrittrice che riesce a dare voce a personaggi femminili incredibili. I suoi ritratti delle donne catturano il pubblico e scatenano un'immediata reazione emotiva. Essere coinvolta a livello produttivo in questo progetto mi ha reso un'attrice migliore».



La storia racconta di Libby (interpretata dalla Theron), che a soli 7 anni ha assistito all'omicidio della mamma e delle due sorelle. La testimonianza dell'epoca ha mandato dietro le sbarre il fratello maggiore, ma quando Libby entra in contatto con il Kill Club, un gruppo di appassionati del crimine intento a riaprire le indagine, tutte le sue certezze crollano. «Libby è rimasta una bambina, non vuole crescere e di prendersi le sue responsabilità, non ha un lavoro e vive rinchiusa nella paura e nel rifiuto di affrontare la verità. Chiunque può capire il suo stato d'animo, d'altronde i drammi fanno parte della natura umana e capitano a tutti lasciando un segno. Portare al cinema questa vicenda è stata una sfida, anche contro il tempo: abbiamo girato in 25 giorni e, con un budget ridotto, serviva un grande impegno da parte di tutti per ottenere un risultato all'altezza del materiale letterario».
Ultimo aggiornamento: Giovedì 22 Ottobre 2015, 09:42
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