Il ministro Madia e i doppi sensi su 'Chi'.
Signorini non si scusa: "Anzi, continuerò"

La Madia e i doppi sensi, Signorini non si scusa: "Anzi, continuerò"
ROMA - "Pentito? Per niente". così Alfonso Signorini, direttore di Chi, è tornato stamattina a La telefonata di Maurizio Belpietro su Canale 5 a parlare delle polemiche scatenate ieri dalle foto pubblicate dal suo settimanale con il ministro Marianna Madia intenta a mangiare il gelato. E promette che continuerà a pubblicare "servizi irreverenti".







"Ieri nell'Italia che sprofonda sotto l'acqua, nella crisi, nella disoccupazione, che dalla Camera al Senato l'intera classe politica si sia occupata del caso di Marianna Madia è assurdo", aggiunge. "Esiste una considerazione ludica e una di sostanza: rivendico il mio diritto a divertire e far divertire. Mi sono occupato di sberleffi a Belen e a Valeria Marini, nessuno si è sollevato. Ci sono donne di serie A e serie B? Le pasionarie che si sono battute ieri dove erano quando la stampa metteva in croce Mara Carfagna e derideva la giarrettiera della Brambilla? Esistono indignazioni di sinistra e di destra?".



La Pascale dice che è una battuta volgare. "Io direi - ribatte - che Francesca dovrebbe avere una linea più ferma, ieri mi ha inondato di messaggi in cui diceva 'ti adoro', 'sei fantastico', oggi leggo questa intervista...". E aggiunge: "Non sono preoccupato dei provvedimenti dell'Ordine, mi sanzionino pure. L'ordine dovrebbe occuparsi di ben altre violazioni come le foto di bambini e di cadaveri, di quello dovrebbe indignarsi". "Non volevo offendere Madia - sottolinea - quindi non devo chiedere scusa. Se si fosse sentita offesa?...se una donna arriva ad essere ministro è intelligente, una donna intelligente non dovrebbe offendersi, dovrebbe farsi una risata".



In passato accusato di essere portavoce di Arcore, oggi di Matteo Renzi. "Lui col cono gelato è stato pubblicato sull'Economist. Ma senza la battuta. Avrei voluto farla io la battuta. Renzi è un uomo che affascina, è un grande comunicatore e sa dove vuole arrivare. Siamo tutti in attesa che dalle 'parole passi ai fatti. Durerà? Secondo me dovremmo sorbirlo per altri 20 anni". E chiude: "Se Chi è il secondo giornale più letto in Italia, vuol dire che milioni di italiani si divertono con me".
Ultimo aggiornamento: Giovedì 6 Novembre 2014, 14:36
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