Il giallo di "The King", il dj (amico di Salt Bae) torturato e ucciso: la fidanzata è sparita. «Non si è presentata al processo»

L'uomo era stato aggredito e torturato lo scorso ottobre

Il giallo di "The King", il dj (amico di Salt Bae) torturato e ucciso: la fidanzata è sparita. «Non si è presentata al processo»

di Tommaso Cometti

Una strana vicenda di cronaca nera, che continua a far discutere. Koray Alpergin, conosciuto come "The King", noto DJ 43enne britannico di origine turca, era stato torturato e ucciso lo scorso ottobre. La faccenda aveva destato un certo scalpore, anche per la brutalità dell'esecuzione: il dj e la sua fidanzata, Gozde Dalbudak, sarebbero stati rapiti e fatti salire su un furgone parcheggiato davanti casa contro la loro volontà. Dopo, lei è rimasta illesa, mentre gli assalitori si sono accaniti sul 43enne, torturandolo senza pietà. Come riporta il Daily Mail, i colpevoli individutati dalle forze dell'ordine sono stati condannati, ma Gozde si è rifugiata a Istanbul, e si è rifiutata di collaborare con la giustizia inglese.

Chi era Koray Alpergin

Stando alle immagini rinvenute sui social, Koray Alpergin conduceva un'esistenza invidiabile: frequentava molti personaggi celebri, e si concedeva vacanze da sogno in località lussuose. Tra i suoi amici, si notano in particolare il rapper P Diddy e il noto ristoratore Salt Bae.

La sua fine, però, è avvenuta con delle modalità degne di un film di Quentin Tarantino: dopo il sequestro, i suoi aguzzini lo hanno denudato, per poi brutalizzarlo, infliggendogli più di 90 ferite.

Secondo quanto appurato dall'esame autoptico, la tortura sarebbe andata avanti per qualche ora. Godze Dalbudak, invece, ha solo riportato qualche ferita lieve: per sua fortuna, i torturatori l'hanno lasciata andare.

Dopo le indagini, le forze dell'ordine inglesi hanno individuato sei persone, accusandole di rapimento, omicidio e di aver ostacolato il corso della giustizia. Lo scorso giovedì, 30 novembre, due di questi sei uomini sono stati condannati.

Il giallo

Nonostante la fine del processo, ci sono ancora delle circostanze da chiarire: non è chiaro, ad esempio, il movente del delitto, o il perchè gli assassini abbiano utilizzato un metodo così brutale. Inoltre, la fidanzata del dj ha preferito rifugiarsi a Istanbul, senza partecipare all'inchiesta e al processo.

Il padre della vittima ha dichiarato ai media locali: «Il suo stile di vita lo avrà reso un bersaglio. La criminalità organizzata probabilmente voleva del denaro», per poi rifiutarsi di fornire ulteriori chiarimenti. La famiglia del dj, inoltre, si è detta perplessa dalla fuga improvvisa di Godze, avvenuta due giorni prima del funerale del malcapitato.


Ultimo aggiornamento: Venerdì 1 Dicembre 2023, 19:49
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