Mezza Italia chiude per il virus ma soltanto il pallone non ci sta
LA NOTA DEL MINISTRO Il ministro dello Sport Spadafora diffuso una nota che si apre con le parole «Comprendo la passione e l'amore per la propria squadra», per spiegare come la scelta finale fra porte chiuse e rinvio sia stata propria delle autorità sportive. La figuraccia, quando si parla di dirigenti del calcio italiano, è di default. La stessa Lega di Serie A che lunedì aveva inviato al governo una lettera in cui si chiedeva l'autorizzazione a far disputare, nei territori a rischio, partite a porte chiuse, a causa di un «calendario già saturo di impegni», una volta ottenuto il via libera, ha repentinamente cambiato idea e venerdì sera, a quanto è dato di sapere, ha rivolto allo stesso governo un'istanza opposta per ottenere il rinvio degli incontri già riprogrammati a porte chiuse. Fin dal momento in cui è esplosa l'emergenza sanitaria, si era in realtà capito che i Signori del Pallone erano contrari alla disputa di incontri senza pubblico. Non per un riguardo nei confronti dei tifosi, ma per pure esigenze economiche, per evitare di dover rimborsare i biglietti già venduti o di esporsi a iniziative legali nel caso dei club che, da contratto, escludevano di farlo. Anche se poi non è ben chiaro come si sia arrivati alla scelta dei rinvii. L'Ad dell'Inter Marotta, per esempio, si è detto subito contrario.
CAOS TOTALE Il calcio sta vivendo un week end assurdo. Succede che in Serie A non si gioca nelle zone a rischio contagio, in Serie B sì ma a porte chiuse, la Serie C è tutta interrotta, cosa che almeno consente di mantenere per tutti le stesse condizioni. Perché passare da campionato sfalsato a campionato falsato è un attimo. Non sarebbe stato poi così difficile stabilire il rinvio di tutta la giornata o la disputa di tutte le partite a porte chiuse. Soluzioni entrambe accettabili, sulla base delle indicazioni della comunità scientifica e delle autorità di governo. Invece no. Il calcio deve sempre farsi riconoscere.
Gianfranco Teotino
Ultimo aggiornamento: Domenica 1 Marzo 2020, 11:05
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