Coronavirus, il Papa chiede preghiere per le mamme e i papà: non è facile gestire i bambini sempre in casa
di Franca Giansoldati
In modo particolare il Papa ha pregato per le famiglie che hanno una persona disabile. «I centri di accoglienza sono chiusi» e anche i disabili sono a casa. «Preghiamo per le famiglie perché non perdano la pace in questo momento» e possano affrontare questa situazione «con fortezza e gioia».
Il pensiero del Papa fa affiorare le situazioni più o meno complicate che tante mamme e papà si trovano a gestire tra le quattro mura domestiche. Gli adulti che hanno dei figli – al di là delle preoccupazioni per l'epidemia - stanno affrontando un’altra enorme sfida, quella di non traumatizzare i bambini ma di spiegare loro, con le parole più appropriate, quello che sta accadendo in Italia. I pediatri si raccomandano di non eludere mai le domande, altrimenti l'incertezza o le mezze verità rischiano di alimentare le paure più nascoste.
Già i bambini di 3 anni percepiscono benissimo che cosa sta accadendo, che c'è un cambiamento nelle abitudini e osservano le inquietudini dei grandi. «Occorre essere sinceri: spiegando cos'è un virus, come si trasmette, quali malattie può causare e quali strumenti abbiamo per difenderci» spiegano dalla Fondazione Veronesi.
Il contagio da coronavirus si sta diffondendo in maniera esponenziale. In pochissimi giorni il numero degli infetti raddoppia, e di questo passo non è difficile prevedere che in due mesi raggiunga l’ordine di decine di migliaia di persone solo in Italia.
Ultimo aggiornamento: Sabato 14 Marzo 2020, 10:27
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