La decisione del ministro: il perché
La decisione, ragiona il ministro, è stata presa sia per questioni di didattica sia perché spesso l'utilizzo improprio di smartphone e tablet diventa nel rapporto tra studenti e docenti un elemento di tensione, che in alcuni casi porta anche all'aggressione del personale scolastico. I ministro – riporta Orizzonte scuola – parlando alla festa della Lega Romagna a Cervia, ha esposto la sua preoccupazione. Motivo: «È mai possibile che i ragazzi, anziché studiare usino il cellulare per deridere sui social gli insegnanti?» è più o meno ciò che il ministro ha sollevato.