Mafia Capitale, Marino incontra Pignatone:
nuovi documenti in Procura. Blitz all'Ama

Mafia Capitale, Marino incontra Pignatone: ​nuovi documenti in Procura. Blitz all'Ama

di Davide Manlio Ruffolo
Ignazio Marino si è recato ieri dal Procuratore della Repubblica di Roma, Giuseppe Pignatone, per consegnare alcuni documenti del Campidoglio che «potrebbero rivelarsi utili alle indagini su Mafia capitale».





Sul contenuto degli stessi gli inquirenti hanno deciso di tenere il massimo riserbo per evitare una pericolosa fuga di notizie che potrebbe vanificare l'utilità dei delicati atti. Questo incontro, andato in scena a piazzale Clodio, è solo l'ultimo di una lunga serie. Proprio l'Ama, che ha in gestione i rifiuti della capitale, è stata oggetto ieri di una perquisizione da parte di agenti della Guardia di Finanza, in servizio presso l'area Vigilanza contratti dell'Anticorruzione (l'ex Authority appalti), con lo scopo di individuare e monitorare gli appalti della società in vista di un eventuale commissariamento. Si tratta di un periodo delicato quello che sta vivendo l'amministrazione capitolina e per questo il governo tiene alta la vigilanza.



Martedì scorso, su disposizione del ministro dell'interno Angelino Alfano, è stato deciso l'invio di una task force diretta da Giuseppe Pecoraro per analizzare una situazione che sembra ormai fuori controllo e che, secondo alcuni, potrebbe portare al commissariamento della città di Roma. Ad ulteriore testimonianza della gravità della situazione anche il furto di un personal computer, avvenuto il 5 dicembre scorso, che si trovava all'interno di un ufficio del Servizio giardini del Campidoglio. Una circostanza questa che si teme possa essere collegata all'indagine sul presunto sistema mafioso gestito da Massimo Carminati e Salvatore Buzzi.



Ma quella di ieri è stata anche la giornata in cui è stato nominato, su indicazione dell'autorità giudiziaria, il nuovo consiglio di amministrazione della Coop 29 giugno, collegata a Salvatore Buzzi e finita nell'inchiesta sulla mafia a Roma. Le indagini nel frattempo continuano spedite. Ieri si sono conclusi gli ultimi interrogatori di garanzia con l'audizione degli ultimi 4 indagati, che si trovano agli arresti domiciliari, mentre per oggi sono fissate le prime udienze davanti al Tribunale del Riesame.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Dicembre 2014, 10:13
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