Dall'Europa uno schiaffo a Renzi e all'Italia:
nella squadra di Juncker prevalgono i 'falchi'

Dall'Europa uno schiaffo a Renzi e all'Italia: ​nella squadra di Juncker prevalgono i 'falchi'

di Federica Gramegna
BRUXELLES - Il nuovo governo dell'Ue, targato Juncker, potrebbe dare filo da torcere all'Italia che, con Renzi, sperava di smussare il volto rigorista dell'Europa. Premiata ancora una volta la linea di Angela Merkel, secondo cui un passo indietro sul rigore di bilancio sarebbe un enorme rischio per la ripresa.





Il presidente della Commissione Ue ha nominato al portafoglio dell'Economia l'ex ministro francese Pierre Moscovici che, tuttavia, nella “rivoluzione” operata da Juncker, non avrà piena libertà di manovra poiché, per la prima volta, i ministeri del Berlaymont saranno monitorati da sette vice-presidenti, che avranno potere di veto sulle proposte dei commissari. Tra questi, l'olandese Frans Timmermans, nominato “primo vicepresidente”.



A tenere d'occhio il lavoro di Moscovici saranno il finlandese Jyrki Katainen e il lettone Valdis Dombrovskis, due Falchi che si scontreranno con le posizioni dei Paesi mediterranei, orientate a una maggiore flessibilità. Altra novità è l'ingresso di nove donne, in alcuni dei portafogli chiave dell'Ue.



Oltre a Federica Mogherini, designata Alto rappresentante per gli Affari Esteri e definita da Juncker “ultracompetente”, troviamo: Kristalina Georgieva al Bilancio, Alenka Bratusek per l'Unione energetica, Elzbieta Binkowska al Mercato unico,Vera Jourova alla Giustizia, Margrethe Vestager alla Concorrenza, Corina Cretu alle Politiche regionali, Marianne Thyssen al Lavoro e Cecilia Malmstrom al Commercio. Un'Europa che si tinge di rosa, dunque, ma che potrebbe rivelarsi più intransigente di qualche anno fa.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 11 Settembre 2014, 13:20
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