Museo diffuso a Veroli, sette percorsi per scoprire le bellezze della Ciociaria

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Una sola volta a Veroli non basterà perché se c’è una città in Ciociaria dove è bellissimo arrivare per la prima volta e poi diventa necessario tornarci, quella è sicuramente Veroli. Un prezioso patrimonio artistico culturale da un lato e un eccezionale scenario paesaggistico dall’altro sono le due facce di una medaglia che racconta il bello e ancora di più.

Questa volta l’iniziativa dedicata alla grande bellezza di Veroli si chiama MITE, acronimo di Museo Intra Terre Erniche che come si legge sul sito dedicato “è un museo diffuso nella città di Veroli, un intreccio di memorie e di bellezza, di scoperte e di esperienze”. Un museo diffuso, all’aperto, che non è solo un’esposizione fredda di quanto c’è da vedere e ammirare a Veroli ma riesce a coinvolgere e in prima persona tra mille racconti legati alla tradizione e inedite curiosità. Sta succedendo in questi giorni come proposta per tornare a vivere il territorio dopo il lungo periodo di chiusure che speriamo di poter archiviare. Il turismo lento, o di prossimità che dopo la pandemia abbiamo imparato ad apprezzare.  

L’idea del MITE vive grazie all’associazione ‘Disegni dispari’, un’idea curata da Pietro Spagnoli e Ornella Ricca, che dell’arte hanno fatto la loro missione di vita e che a Veroli hanno scelto di vivere stregati dal fascino di una città unica nell’intero panorama provinciale. Pietro e Ornella non hanno fatto tutto da soli e, con il contributo della Regione Lazio, hanno intrecciato una serie di collaborazioni sul territorio, con l’Amministrazione comunale, con la Pro loco e soprattutto con le guide della cooperativa ‘L’Airone’ grazie alle quali propongono ai turisti sette diversi itinerari.

GLI ITINERARI

Sul sito del MITE è facile curiosare per scegliere tra sette percorsi: Sei a Veroli, Le Madonne Vestite di Veroli, Veroli nel Duecento, Fatti e Personaggi, Arte e Architetture, Veroli Outdoor, a Veroli con noi.

Vale la pena non farsi sfuggire quello delle Madonne Vestite che Pietro e Ornella hanno iniziato a studiare quando sono arrivati a Veroli e che, come ci hanno raccontano, attesta un eccezionale primato italiano che la città detiene con ben 12 statue della Vergine, insieme agli antichi riti della Vestizione.

Merita sempre, poi, una passeggiata per il centro storico che grazie all’ottima guida Beatrice Cretaro permette di aggiungere dettagli sul famoso frammento dei Fasti Verolani, di ammirare le sale del Museo, del Palazzo comunale, ma anche lo splendido Duomo di Sant’Andrea e, ovviamente, la meravigliosa Basilica di Santa Salome. E per gli amanti della natura l’escursione con la bravissima guida ambientale Roberta Taschera: una vera e propria esperienza di conoscenza e scoperta tra le magnifiche faggete di Prato di Campoli. Il respiro dei muschi, i colori spettacolari, il silenzio.  (m.l.l.)


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