Milan, dopo il blitz di Galliani a casa Destro
l'attaccante romanista dirà sì ai rossoneri

Milan, dopo il blitz di Galliani a casa Destro l'attaccante romanista dirà sì ai rossoneri

di Luca Uccello
MILANO - Servizio clienti a domicilio. Come l'Esselunga. L'ad rossonero, Adriano Galliani, ha preso un Frecciarossa dalla stazione Centrale di Milano per andare a Roma, incontrare Mattia Destro, suo padre e l'agente Claudio Vigorelli direttamente a casa dell'attaccante in zona Eur Torrino.



Ben due i colloqui tra il contestato dirigente rossonero e l'attaccante, entrambi durati circa un'ora, entrambi per convincere l'ex gioiellino dell'Inter a tornare a Milano, scegliere il Milan e salvargli la faccia.



«Non si può dire che Destro sia un giocatore del Milan - ha dichiarato l'ad rossonero al termine della prima chiacchierata - ma non è detto che non lo sarà: un po' di calma. Inusuale la mia visita? No, perché inusuale? Quando potremo dire che è fatta?». La risposta definitiva arriverà solo oggi. «Noi e la Roma abbiamo firmato il prestito con diritto di riscatto, deciderà il giocatore. Inzaghi? E' saldo», le parole di Galliani al rientro a Milano.



Si ragiona sulle presenze, sulle reti che potrebbe mettere e segno in maglia rossonera. Clausole che potrebbero garantirgli la permanenza “obbligata” a Milano, la certezza di non dover tornare a giugno ancora a Roma. Con Sabatini l'accordo c'è. E' bastata una stretta di mano tra gentiluomini per stabilire un prestito oneroso a 700mila con diritto di riscatto fissato a 16 milioni (con pagamento in 3 rate). Pronto un contratto fino al 2019 a 2,5 milioni.



Basteranno gli arrivi di Destro e Bocchetti («E' un sogno essere qui...», ha detto dopo aver sostenuto le visite) e il corteggiamento per il palermitano Munoz per salvare l'ad di Casa Milan dalla feroce critica dei tifosi che lo vorrebbero lontano dalla società a giugno per fare spazio a Barbara Berlusconi e a un progetto diverso, più giovane e ambizioso? Probabilmente no. Qualcosa con la Curva Sud si è definitivamente rotto. E' evidente che per liberarsi di una figura così “ingombrante” non sarà semplice se non dietro il pagamento, sempre smentito dal diretto interessato, di una super buonuscita che andrebbe a colpire ancora una volta il già sanguinoso bilancio rossonero.
Ultimo aggiornamento: Giovedì 29 Gennaio 2015, 11:12

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