Europa League, Juve-Lione 2-1:
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Europa League, Juve-Lione 2-1: ​bianconeri in semifinale

di Timothy Ormezzano
TORINO - Con molta paura e un buona dose di fortuna, la Juve liquida 2-1 il Lione e accede alle semifinali di Europa League. Oggi il sorteggio a Nyon: lo spauracchio il Benfica finalista nel 2013, primissimo in Portogallo e sesto nel ranking Uefa (la Signora fino a ieri sera era diciottesima).



Conte “vede” il Trap, che nel 1977 realizzò la doppietta: scudetto e Coppa Uefa. «Abbiamo sofferto? Purtroppo non basta chiamarsi Juve per fare strada. Dopo undici anni siamo di nuovo in una semifinale europea», esulta Conte, prima di bacchettare quei tifosi bianconeri che «forse hanno dimenticato dove eravamo tre anni fa». Anche Chiellini sorride: «Nel primo tempo eravamo poco lucidi, poi abbiamo meritato. La finale a Torino è un'occasione da non perdere».

Un successo che vale doppio, anche per il ranking Uefa dell'Italia: uscito di scena il Porto (per mano del Siviglia), il Portogallo fa meno paura.



La cronaca. Conte rischia gli ammaccati Tevez e Vidal e dopo quattro mesi rilancia Vucinic tra i titolari: se ne pentirà al 60', quando lo rimpiazzerà con Llorente. Pronti via e la Zebra azzanna il Lione. Al 4' Pirlo serve la sua specialità, la sesta punizione stagionale vincente. Una pennellata che agli ospiti avrà ricordato il loro Juninho Pernambucano. I francesi, però, non fanno una piega. Anzi, vedendo i bianconeri spegnersi, forse già appagati, prendono coraggio e metri di campo. L'arbitro Mallenco non punisce un mani di Bonucci in area prima del pari di Briand, che al 18' sfrutta un pisolino di Marchisio e Buffon. La Juve accusa il colpo, rischia di incassare il raddoppio e si becca la strigliata di Conte nell'intervallo. I risultati si vedono.



Il 2-1 di Tevez è un'illusione: l'arbitro annulla per fuorigioco (netto). E allora ci pensa Marchisio, da lontano, con fondamentale deviazione di Umtiti. Nel finale c'è spazio anche per Pogba, osservato in tribuna dal ct francese Deschamps. «Vogliamo tenerlo: 70 milioni ci farebbero gola, ma la Juve aspira al massimo», dice Marotta. «Queste parole mi fanno piacere, ma io penso solo al campo», replica l'enfant prodige.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 11 Aprile 2014, 09:42

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