'The Pride', Luca Zingaretti va in scena allo Strehler con il tema del desiderio

'The Pride', Luca Zingaretti va in scena allo Strehler con il tema del desiderio

di Olga Battaglia
Londra 1958. Sylvia, ex attrice reduce da un esaurimento nervoso, ha scoperto di avere un talento da illustratrice. Con il marito Philp sta aspettando l'arrivo di Oliver, lo scrittore con cui sta lavorando a un libro per ragazzi. Per Sylvia è una serata cruciale, i due uomini più importanti della sua vita devono piacersi e andare d'accordo.

Sempre Londra, ma nel 2015. Oliver, giornalista gay, ha appena rotto brutalmente con il fidanzato Philip. In una serata da incubo, Sylvia, amica di entrambi, cerca di capire e indagare le ragioni della fine di quell'amore che sembrava indistruttibile. Due vicende apparentemente lontane, se non fosse che i protagonisti di entrambe hanno gli stessi nomi e sono interpretati dagli stessi attori in un montaggio di alternanze e dissolvenze incrociate a suggerire un gioco di rimandi, similitudini e assonanze. In fondo il problema di tutti quanti è capire chi sono veramente e che cosa vogliono dalla vita. 

Smessi (solo temporaneamente) i panni del commissario Montalbano, Luca Zingaretti torna in teatro con The Pride, la pièce dell'inglese di origini greche Alexi Kaye Campbell che ha debuttato al Royal Court di Londra aggiudicandosi l'Olivier Award. Della versione italiana, da domani e fino al 4 dicembre al Teatro Strehler, Zingaretti è regista e interprete nei panni di Philip, al fianco di Valeria Milillo (Sylvia) e Alex Cendron (Oliver). 

E se il titolo suggerisce che la tematica omosessuale è il vettore principale, la commedia si inoltra più in là scavando tra amore e perdono, scelte e destino, conflitti e paure che riguardano ogni essere umano alla dolorosa ricerca della propria identità.
Ultimo aggiornamento: Lunedì 14 Novembre 2016, 09:03
© RIPRODUZIONE RISERVATA