Sono stati i vigili del fuoco ad accorgersi che tra quel che rimaneva di una roulotte distrutta da un incendio c’era anche un cadavere carbonizzato. È successo l’altra notte ad Ardea, in via Romagna, tra i quartieri di Tor San Lorenzo e Lido dei Pini, zona di campagna a poche centinaia di metri dal mare. La roulotte era parcheggiata in un anfratto non visibile dalla strada, su un lembo di terra di proprietà demaniale che costeggia il fosso Caffarella: la presenza di un camping nei paraggi rende quella strada molto trafficata d’estate, ma pressoché deserta nei mesi invernali. Lì probabilmente viveva da tempo la vittima. Per il momento si sa solo che è un uomo.
L’incendio sarebbe stato sprigionato intorno alla mezzanotte tra mercoledì e giovedì da un piccolo frigorifero a compressore, quelli da campeggio alimentati a batteria non essendo la roulotte allacciata all’energia elettrica. Le fiamme hanno divorato in poco tempo il caravan e quello che c’era intorno. L’allarme è stato lanciato da un residente che ha notato la colonna di fumo. All’arrivo sul posto, due squadre di pompieri di Pomezia hanno trovato il mezzo già distrutto. Durante le operazioni di spegnimento e bonifica dell’incendio si sono accorti della presenza di un cadavere consumato dalle fiamme e irriconoscibile. Solo dopo un attento esame esterno della salma è stato possibile capire che la vittima era di sesso maschile. Indagano i carabinieri della stazione di Tor San Lorenzo e della compagnia di Anzio, coordinati dal capitano Giulio Pisani.
Come è possibile che l’uomo non sia riuscito a mettersi in salvo? Secondo gli inquirenti, è probabile che sia svenuto a causa delle esalazioni tossiche sprigionate dall’incendio, oppure caduto in un sonno profondo dopo una sbornia, ma non si esclude neanche che la vittima fosse già morta quando le fiamme hanno divorato il suo corpo.
Ultimo aggiornamento: Venerdì 26 Febbraio 2021, 13:50
© RIPRODUZIONE RISERVATA