Riserva Navegna e Cervia, la strategia di conservazione dell'ululone appenninico

Riserva Navegna e Cervia, la strategia di conservazione dell'ululone appenninico

RIETI - Lo scorso febbraio è stato pubblicato un volume Iucn (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) avente a tema le traslocazioni e le prospettive che questi interventi hanno a livello di conservazione globale. Sono stati scelti e descritti 69 casi studio provenienti da tutto il mondo, inerenti interventi di traslocazione con finalità di conservazione della biodiversità. Le esperienze raccolte interessano complessivamente 78 specie (animali e vegetali) e la maggior parte dei casi riguarda piante, mammiferi e uccelli mentre meno numerosi sono stati gli studi riguardanti pesci, anfibi, invertebrati e rettili.

Di ogni caso studio vengono evidenziati gli obiettivi del progetto, gli indicatori considerati per valutarne il successo, le maggiori difficoltà affrontate e le lezioni imparate, per poi dare un giudizio complessivo sul livello di successo dell’intervento.


«Il nostro progetto pilota di conservazione dell’ululone appenninico, che ha comportato il ripopolamento di due popolazioni di questo anfibio minacciato, è stato scelto come unico caso di studio italiano su specie animali si legge nella nota della Riserva Navegna e Cervia - La cosa ci fa molto piacere e ci rende orgogliosi, dato l’intenso sforzo di risorse e lavoro – che insieme ai nostri partners: Dipartimento di Scienze Università Roma Tre e Bioparco di Roma – abbiamo dedicato (e stiamo dedicando) a questo progetto da diversi anni».


Ultimo aggiornamento: Sabato 13 Marzo 2021, 16:14
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