Il parroco pedofilo 2.0 a Taranto: adescava minorenni su Facebook e Skype

Il parroco pedofilo 2.0 a Taranto: adescava minorenni su Facebook e Skype
La debolezza telematica inguaia il parroco e crea imbarazzo nella Curia. Proprio durante la Settimana santa, mentre Taranto si stringeva attorno ai sacri riti e alle tradizionali processioni, un uomo di 32 anni di Rovigo ha inviato al Tribunale ecclesiastico regionale e alla Diocesi ionica un dossier pruriginoso riguardante il parroco di una chiesa del borgo che avrebbe intrattenuto con lui rapporti sessuali on line.





Solo incontri virtuali, ma ugualmente scabrosi. Il parroco tarantino è stato rimosso dall'arcivescovo Filippo Santoro e ora spetta all'Ordine dei Carmelitani, a cui il religioso appartiene, disporre il conseguente provvedimento disciplinare: sospensione 'a divinis' o espulsione.



Nel primo caso al cinquantenne sacerdote sarebbe vietato amministrare i sacramenti, il che comporta tra l'altro la celebrazione della messa e la confessione. Conserverebbe, fanno sapere dalla Curia, i doveri ma non i privilegi. Perchè esercitare il sacerdozio resta un privilegio, mentre il parroco ha mantenuto una condotta che negli ambienti religiosi viene definita «grave e riprovevole».



Il denunciante, che non è un prete pur definendosi vicino alla Chiesa, ha provveduto a far recapitare alla Curia il materiale compromettente. Non in un solo giorno, ma a scaglioni. Nel dossier si parla di rapporti sessuali on line documentati da screenshot delle chat (su Facebook o Skype) e dalla registrazione in webcam di video e si fa riferimento a promesse di orge, allo scambio di foto intime, a incontri sessuali in cambio di un lavoro, proposte di viaggi ed ospitalità a Taranto e persino allo scambio di indirizzi di preti gay con cui incontrarsi.



Proprio rispetto a questi aspetti, però, non sarebbero stati trovati riscontri e la Diocesi di Taranto si è affrettata a precisare che «non c'è traccia alcuna del coinvolgimento in diocesi di altri sacerdoti». L'autore della denuncia sostiene di aver conosciuto il religioso tarantino tramite il social network a metà dicembre del 2014. Il parroco gli avrebbe chiesto «sesso on line» e lo avrebbe molestato al punto da costringerlo a ricorrere a psicofarmaci.



«Un giorno - scrive il 32enne di Rovigo nella segnalazione alla Curia - mi disse: ti devo confessare una cosa, ho una debolezza, sono gay».
Non un semplice 'outing'. Il religioso avrebbe raccontato di aver avuto rapporti sessuali con altri preti e anche con un militare della Guardia svizzera del Vaticano. Confidenze, rivelazioni o racconti di fantasia? Al momento è impossibile stabilirlo. Il primo pensiero del vescovo è per i «tanti sacerdoti tarantini che nel silenzio e nell'entusiasmo apostolico testimoniano ogni giorno, senza clamore, il volto bello del Cristo buon Pastore».




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#Taranto, parroco rimosso: chiedeva #sesso #gay in chat con foto e video ad altri sacerdoti Posted by Leggo - Il sito ufficiale on Martedì 7 aprile 2015




Ultimo aggiornamento: Mercoledì 8 Aprile 2015, 09:18