Ebola, è psicosi: una bimba e un uomo ricoverati
nel napoletano: hanno sintomi sospetti

Ebola, è psicosi: una bimba e un uomo ricoverati ​nel napoletano: hanno sintomi sospetti

di Nello Mazzone
NAPOLI - Una bimba di 7 anni e un uomo di 31 anni, immigrati originari del Ghana, sono stati ricoverati nella notte all'ospedale Cotugno di Napoli nel rispetto delle procedure internazionali di contrasto alla diffusione del virus Ebola.



I due, nella serata di ieri sono arrivati al pronto soccorso dell'ospedale Santa Maria delle Grazie sono entrambi stranieri originari del Ghana e avevano gli stessi sintomi: febbre alta, diarrea e difficoltà respiratoria.



Secondo quanto riferito poco fa dal direttore sanitario dell'ospedale, Eugenio Amato, «i due pazienti presentano sintomatologie tipiche di alcune gravi malattie infettive, compresa l'ebola, ma al momento non c'è alcuna conferma che si tratti del temibile virus nè si è ancora appurata la tipologia esatta e certa della malattia che ha colpito i due pazienti».



A fare insospettire i medici del nosocomio flegreo è stato l'arrivo a poca distanza di tempo di due casi clinici simili: al momento non è stato ancora accertato se la bimba e il 31enne appartengano allo stesso nucleo familiare.



Contemporaneamente all'ospedale La Schiana di Pozzuoli è scattato il protocollo di sicurezza prescritto dell'Oms, l'organizzazione mondiale della sanità, in presenza di casi sospetti di ebola o comunque di particolari malattie infettive a carico dell'apparato respiratorio.



«Malgrado non avessimo alcuna certezza in merito alla patologia, in via puramente precauzionale, i nostri medici hanno applicato alla lettera ciò che prevede il protocollo medico in casi analoghi - continua a spiegare il direttore Amato - Il 31enne pare che abbia avuto alcune perdite ematiche nel pronto soccorso ed è stato chiuso per alcune ore il box destinato agli uomini nella zona del pronto soccorso e avviata la disinfestazione e la sanificazione di tutti gli ambienti. Tutto il personale in servizio medico, infermieristico e le guardie giurate sono state dotate di mascherine, così come i familiari di altri degenti del pronto soccorso».



Ora la situazione è tornata sotto controllo, ma a Pozzuoli la paura resta alta.
Ultimo aggiornamento: Domenica 21 Settembre 2014, 18:54