Renzi da Netanyahu: "L'Iran? Posizioni diverse,
ma la sicurezza di Israele è anche la nostra"

Renzi da Netanyahu: "L'Iran? Posizioni diverse, ​ma la sicurezza di Israele è anche la nostra"

di Mario Landi
ROMA - Italia e Israele hanno posizioni «diverse» riguardo all'accordo sull'Iran. L'Italia sostiene questo compromesso ma ritiene che la sicurezza di Israele sia un dovere e un diritto.





È quanto ha detto il premier Matteo Renzi al collega israeliano Benyamin Netanyahu, durante la visita ufficiale, a Gerusalemme. «La sicurezza di Israele è la sicurezza dell'Europa e anche la mia: abbiamo un destino comune da condividere», ha aggiunto Renzi, sottolineando come i legami tra Italia e Israele siano «molto forti, in particolare in politica estera». Anche perché «Israele è il paese delle nostre radici, delle radici di tutto il mondo e anche il paese del nostro futuro».



Ma l'intervento di Renzi non è bastato a rassicurare il primo ministro israeliano, che continua a considerare l'intesa con Teheran sul programma nucleare «un errore storico». L'accordo con l'Iran - ha aggiunto Netanyahu - «rappresenta una grande minaccia per Israele, l'Europa e tutto il mondo e metterà Teheran in condizione di avere a disposizione decine di armi atomiche entro 10 anni». Secondo il leader israeliano, infatti, «l'accordo darà centinaia di miliardi di dollari» a Teheran con cui «alimentare il terrorismo in tutto il mondo, serviranno a Hezbollah, Hamas e Jihad islamica».



Netanyahu ha poi aggiunto, ricordando anche la «forte opposizione italiana all'antisemitismo», che «Italia e Israele condividono un rapporto speciale. La nostra amicizia è forte e possiamo renderla ancora più forte». E Renzi lo ha invitato a venire in Italia: «Ti aspetto, con Sara, a Milano in agosto per l'Expo e poi anche a Firenze in futuro». Il presidente del Consiglio ha inoltre visitato il Museo dell'olocausto, Yad Vashem, ribadendo «l'impegno quotidiano contro l'antisemitismo».
Ultimo aggiornamento: Mercoledì 22 Luglio 2015, 15:57
© RIPRODUZIONE RISERVATA