Soldati di Alatri internati nei lager nazisti, le loro storie ritrovate partendo da un elenco telefonico

Soldati di Alatri internati nei lager nazisti, le loro storie ritrovate partendo da un elenco telefonico

di Andrea Tagliaferri

Ventitré medaglie d'onore per i soldati di Alatri internati nei lager nazisti e un archivio della memoria cittadina ricostruito a partire da un elenco telefonico. Sono i due incredibili risultati ottenuti da un gruppo di volontari che fanno parte dell'associazione "Noi per le Fraschette", nata a tutela della memoria dell'omonimo campo Internati alatrense.

L'incredibile lavoro, partito da persone che nella vita fanno i più disparati lavori che nulla hanno a che fare con archivi storici - commessi, piccoli imprenditori o dipendenti - è nato quasi per gioco, sfogliando documenti relativi al Campo de Le Fraschette dove veniva citata spesso la parola Imi, acronimo di Internati Militari Italiani. Questa, infatti, era la definizione con cui i tedeschi chiamavano i soldati italiani catturati, rastrellati e deportati nei territori della Germania nei giorni immediatamente successivi alla proclamazione dell'armistizio dell'Italia, l'8 settembre 1943.

Grazie all'archivio IMI disponibile online, la presidente dell'associazione Tamara Bauco, assieme agli altri componenti, primi fra tutti Lorenzo Fanfarillo e Alessandro Mattei e Manola Maggi, ha cominciato a curiosare partendo dai cognomi della città di Alatri contenuti nell'elenco telefonico, scoprendo decine e decine di soldati alatrensi deportati in Germania e contenuti in queste liste.

I racconti del nonno

«Quello che mi ha spinto- racconta la presidente di Noi per le Fraschette'- sono i racconti di mio nonno Alfonso Bauco, reduce e invalido della Seconda Guerra Mondiale. Così che mi è venuta la voglia di impegnarmi affinché il coraggio e il valore di questi uomini, all'epoca poco più che ragazzi, venga riconosciuto e ricordato nei secoli».

È da qui che l'associazione alatrense ha avviato un'attenta ricerca in quest'ultimo anno volta a stilare un elenco con i nominativi dei soldati che nel 1945 erano cittadini di Alatri e che erano stati catturati dai tedeschi dopo l'8 settembre 1943. La lista è stata formata grazie all'incrocio di più informazioni, ovvero nominativi di deceduti nei lager nazisti, nominativi riportati nei database web di Arolsen Archives (centro documentale tedesco sulle persecuzioni naziste), Lessico Bibliografico IMI, oltre che da informazioni reperite localmente dalle famiglie e dagli eredi.
Il lavoro in sinergia tra associazione e familiari ha portato a ricostruire le singole storie di circa 180-200 alatrensi catturati e internati dai nazisti stilando un elenco completo e dettagliato che oggi costituisce un vero e proprio Archivio della Memoria per le future generazioni. 

C'è la storia di Alfonso Passeri, giovane soldato mai tornato in Patria e di cui i parenti non conoscevano il luogo di morte e, quindi, di sepoltura. Grazie alle ricerche dell'associazione è stato scoperto che morì nel naufragio di una nave in Grecia ed oggi, finalmente, la famiglia può piangerlo nel luogo sulla costa greca dove morì nel 1944.

Non è l'unico disperso per il quale le ricerche stanno portando alla luce dettagli fino ad oggi ignoti; l'attività dell'associazione, infatti, sta proseguendo in stretta collaborazione con le famiglie anche nei casi in cui non esistendo il foglio matricolare', le ricerche sono davvero complesse e difficili. 

Le medaglie d'onore

Ventitré di queste storie hanno portato anche ad altrettante assegnazioni di Medaglie d'Onore da parte del Presidente della Repubblica, consegnate lo scorso 27 gennaio dal Prefetto di Frosinone Ernesto Liguori alla presenza del sindaco di Alatri Maurizio Cianfrocca, ai familiari dei soldati defunti.

Visibilmente emozionati i parenti, di prima e seconda generazione, che dopo tanti anni hanno ricevuto nelle proprie mani le onorificenze alla memoria dei propri cari, scoprendo, in alcuni casi, per la prima volta il luogo di sepoltura, in Italia o all'estero, su cui potranno finalmente deporre un fiore dopo decenni. Il Governo Italiano riconosce ai cittadini italiani, militari e civili, deportati e internati nei lager nazisti (ex IMI) una Medaglia d'onore coniata dall'Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato.

La Medaglia viene assegnata ad ex IMI viventi e a familiari di ex IMI deceduti, che risultino idonei al riconoscimento, in seguito alla presentazione dell'apposita domanda. L'associazione ricorda che chi non avesse ricevuto la chiamata dalla Prefettura potrebbe riceverla in vista dell'altra data che, tradizionalmente, viene fissata a metà anno per questi conferimenti. L'appello è esteso anche a chi avesse saputo in ritardo di questa iniziativa che potrà contattare Noi per le Fraschette e chiedere il supporto per la ricerca relativa al proprio familiare e per la presentazione della domanda d'onore.

Anche se, a ben vedere, per il lavoro che hanno svolto, un esempio concreto di quanto sia importante la ricerca della memoria, una medaglia la meriterebbero anche i volontari dell'associazione Noi per le Fraschette.
 


Ultimo aggiornamento: Domenica 30 Gennaio 2022, 22:41
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