Alessandro Borghese si sposta in Umbria con "4 Ristoranti"

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E' l’Umbria la seconda tappa di Alessandro Borghese 4 Ristoranti. Nell’episodio di domenica 10 settembre, in esclusiva su Sky e in streaming solo su NOW, il van dello chef Alessandro Borghese arriverà nel “polmone verde d’Italia” per scoprire la via dell’olio umbra e raccontare una terra ricca di storia e tradizioni, candidata a diventare Patrimonio dell’Umanità Unesco grazie alla produzione del suo tesoro gastronomico più prezioso, l’olio extravergine d’oliva.

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Alessandro Borghese si sposta in Umbria con "4 Ristoranti" e diventa "oleo  - turista"

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Anticipazioni

 

Nella nuova puntata della produzione Sky Original realizzata da Banijay Italia –  in ondar domenica 10 settembre, in prima serata su Sky Uno, sempre disponibile on demand, visibile su Sky Go e in streaming su NOW –  non a caso, Ale e i quattro sfidanti vestiranno i panni di veri e propri oleo-turisti, i visitatori che giungono in questi luoghi proprio per degustare il rinomato olio umbro. Sono molteplici, infatti, le aziende agricole, le trattorie con frantoio e gli agriturismi che ne esaltano tutte le declinazioni possibili: dalla bruschetta alla carne, dai salumi ai formaggi, senza dimenticare le degustazioni al bicchiere per apprezzarne meglio l’assoluta qualità. Ed è proprio tra queste sfumature di sapori che chef Alessandro Borghese eleggerà il miglior ristorante lungo la via dell’olio umbra.

 

 

I 4 ristoranti in gara sono “TrattOliva” di Luigi, “Osteria Di Vin Porcello” di Elisa, “Fattoria del Quondam Cello” di Donatella e “Hosteria Il Grottino” di Giorgiana. Un percorso che è un vero gioiello naturale custodito nel centro Italia: la via dell’olio umbra si estende per circa 40 km da Spoleto ad Assisi, attraversando anche Spello, Foligno e Trevi, una terra generosa in cui gli alberi di ulivo sono più di 1,5 milioni e vengono coltivati da secoli su ben 90mila ettari di terreno. Ma, seppur re indiscusso delle colture umbre, l’olio extravergine d’oliva è un semplice condimento e trasformarlo nell’ingrediente principale di un piatto è una vera e propria sfida.

 

Le regole del gioco non cambiano: quattro ristoratori, che hanno un aspetto o una caratteristica in comune, gareggiano a colpi di gusto e originalità per aggiudicarsi il titolo di migliore in una determinata categoria e ottenere l’inconfondibile “dieci” dello chef. Ciascun concorrente invita nel proprio locale i tre sfidanti accompagnati da chef Borghese, che non rinuncia a una scrupolosa ispezione in cucina per assicurarsi che gli elevati standard di pulizia e ordine vengano rispettati.

La temibile valutazione prosegue durante il pasto, quando il personale viene valutato su accoglienza, servizio e preparazione. I commensali prima commentano i piatti che assaggiano e poi stilano la propria pagella assegnando un punteggio da 0 a 10 a location, menu, servizio e conto, oltre alla quinta categoria, differente in ciascuna puntata. Tutti e quattro gli sfidanti, infatti, dovranno cimentarsi nello stesso piatto o ingrediente, rappresentativo del territorio di riferimento e ordinato da tutti i ristoratori al tavolo, per dar vita a un confronto ancora più diretto. In Umbria non potranno che fronteggiarsi sull’olio extravergine d’oliva, rinomato in Italia e nel mondo per il suo gusto intenso e corposo.

Il giudizio di chef Borghese sulla gara viene svelato alla fine e, come sempre, i suoi voti possono confermare o ribaltare l’intera classifica. Il vincitore di ciascuna puntata, poi, oltre all’ambitissimo titolo di miglior ristorante, riceverà un contributo economico da investire nella propria attività.

 

 

 

I RISTORANTI IN GARA

 

“TrattOliva” con Luigi: nato dall’Antico Frantoio Carletti, un’azienda a conduzione familiare che produce olio d’oliva da quasi quattro secoli, questo locale a Campello sul Clitunno (Perugia) è gestito dai tre gemelli Giulia, Settimio e Luigi. Quest’ultimo è la parte più metodica e razionale dell’azienda, ma al contempo è molto ambizioso: «Credo che TrattOliva sia un progetto che rispecchia il territorio, ma abbia ingredienti di innovazione che gli altri non hanno», dice Luigi. Propone un menù moderno ma la cucina rispetta il gusto e la tradizione locale umbra con estrema attenzione ai prodotti, all’estetica dei piatti e in particolar modo all’olio, il vero protagonista in cucina. Il locale mostra il connubio tra cucina e arte, due grandi passioni di Luigi: non a caso nelle sale principali sono esposti i quadri di alcuni artisti locali che contribuiscono a creare un’atmosfera rilassata ed elegante, stilisticamente diversa dalla classica trattoria di zona.

 

“Osteria Di Vin Porcello” con Elisa: è parte de “Il Poggio degli Olivi”, una vastissima tenuta circondata da ben 8mila piante di ulivo. I titolari sono i tre fratelli Elena, Giulio ed Elisa: quest’ultima, la più piccola, si occupa principalmente dell’accoglienza ai clienti ma ama altresì trascorrere il tempo in cucina per assaggiare i piatti dello chef e poter poi consigliare ai clienti la proposta del giorno migliore. «Di primo acchito risulto antipatica perché non sorrido e sono poco espansiva, poi però mi sciolgo», ammette. Il ristorante propone un menù territoriale. Elisa è molto fiera della sua bellissima location, una vera e propria finestra sull’Umbria circondata dagli ulivi: sia all’esterno che all’interno si respira l’atmosfera tipica del territorio umbro ed è facile sentirsi come a casa, anche grazie al camino presente all’entrata del ristorante.

 

“Fattoria del Quondam Cello” con Donatella: azienda agricola a conduzione familiare sulle colline circostanti Giano dell’Umbria (Perugia), è gestita da tutta la famiglia e Donatella, la mamma, viene definita “cuoca stellata” dal marito e dalle due figlie per le sue abilità tra i fornelli. Allegra e sorridente, appare molto modesta quando precisa che «io cucino quello che produciamo», perché pensa che il loro vero punto di forza sia la qualità delle materie prime che utilizzano: «Qui quello che si mangia è prodotto al 95% direttamente in azienda», garantisce. Propone una cucina semplice e legata al territorio, così come l’atmosfera che si respira entrando nel locale. È la classica fattoria di campagna in cui l’azienda agricola e il ristorante sono un tutt’uno.

 

“Hosteria Il Grottino” con Giorgiana: esigente e determinata, la titolare Giorgiana è di origine romana e ha scelto di trasferirsi nel tranquillo borgo umbro di Gualdo Cattaneo (Perugia) perché «ormai ci sono pochi italiani che scommettono sul territorio, nessuno ci crede e io ci credo!». Il ristorante nasce con la voglia di regalare qualcosa di particolare e innovativo tanto nella location quanto nel menù: entrambi, infatti, uniscono la classicità del tipico borgo umbro alla ventata di originalità che Giorgiana vuole restituire ai propri clienti. Non a caso propone piatti rivisitati e fa della materia prima il suo principale punto di forza: «Puntiamo sull’olio, sulle carni di qualità, sulla pasta fatta in casa e sul vino», dice.


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