«Voglio essere libera di morire». Così Laura Santi, 48 anni, affetta da sclerosi multipla ha dichiarato in conferenza stampa. Oggi, infatti, la donna ha denunciato l'AUSL Umbria 1 per i lunghi tempi di attesa (oltre un anno) che vedono protagonista il completamento della procedura per accedere all'aiuto al suicidio assistito.
Morto con suicidio assistito in Svizzera malato di sclerosi: Massimiliano aveva 44 anni
Le dichiarazioni di Laura Santi
«Non ho ancora deciso di lasciare la vita, ma ho il diritto di essere libera di farlo». A dirlo è Laura Santi, affetta da una forma progressiva e avanzata di sclerosi multipla, che attende da oltre un anno il completamento della procedura per l'accesso alla verifica delle proprie condizioni ai sensi della sentenza costituzionale n. 242/2019.
«A seguito della mia richiesta di accedere alla verifica delle condizioni, e dunque ricevere una relazione completa anche del parere del comitato etico per accedere alla morte assistita, sono dovuti intervenire ripetutamente i miei legali, prima per sollecitare l'azienda con diffide ad effettuare le verifiche, poi per chiedere il completamento delle verifiche e l'attivazione del comitato etico. Ma tutto ciò non è bastato e si è reso necessario attivare le giurisdizioni, sia quella penale con un esposto che quella civile per vedermi riconosciuto un diritto già pienamente vigente nel nostro ordinamento», spiega Laura Santi.
Profilo Interessi e notifiche Newsletter Utilità Contattaci
Logout