Aurora scusa, i cartelloni misteriosi a Roma

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Sui muri di mezza Roma, da Ostia a Portonaccio, ma anche sui cassonetti di raccolta del vetro e persino all’esterno del cimitero del Verano, mentre si imbocca la tangenziale, per settimane hanno campeggiato striscioni e cartelloni affissi con la scritta "Aurora Scusa” ed una grafica che assomiglia molto alla confezione del Viagra. I romani, spesso distratti, ma curiosi, hanno iniziato a chiedersi cosa fossero. Ovviamente sui social. E la risposta poi è arrivata.

 

Mistero risolto?

 

Una canzone, Cilecca (Aurora Scusa), cantata da Extrasistoli, cantautore romano, al secolo Antonio Petruzziello, 27 anni, che “gravito nel X municipio, a Roma sud, ma con i cartelloni non c’entro nulla” precisa “e neanche la mia casa discografica, La crème records". Una campagna di marketing virale, nata fuori dalla rete, nei quartieri romani, che però non è nata dallo staff del cantautore. Può essere? “Io ho visto inizialmente questa scritta, sotto forma di adesivi che alcuni ragazzi attaccavano, quando venivano ai miei live, pur non sapendo chi fossero perché Aurora scusa, esisteva prima che la mettessi online”.

Una canzone

Non ha sospetti? “E’ come dire che se vedi la frase di una famosa canzone scritta su un muro, pensi che l’abbia scritta lui”. Certamente per tappezzare la città con centinaia di manifesti, l’artefice è qualcuno che vuole molto bene alla canzone ed all’autore. “Alcuni hanno anche usato quei cartelloni per chiedere scusa alla fidanzata che si chiama Aurora. Dicendo l’ho fatto per te, ma è palese che la frase sia presa da una mia canzone”.

Ironia e tabù

Cilecca nasce da un’esperienza personale, esperienza vissuta da tanti uomini, ma taciuta dai più. “Dentro ci ho messo un pizzico di ironia, verso un tabù che nessuno ha mai voluto cantare. Volevo normalizzare un fallimento, che non ci è permesso nella società dei social”. Il brano, di cui c’è anche un video  “sta facendo i suoi numeri, pur non avendo avuto l’appoggio dei digital store, ma sono numeri reali non gonfiati dai bot. Lo vedo perché ogni giorno mi arrivano tanti messaggi sui social di persone che l’hanno apprezzato, in attesa che nel 2024 esca il mio nuovo Ep”. Quindi il mistero dei cartelloni sembra risolto, anzi no. Ma chi li ha attaccati?


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