Al traguardo il suo è un pianto liberatorio: «Sono lacrime di gioia e di tensione - dice -, c'è dentro il peso e le tante aspettative di questi mesi, ma anche un incubo scampato perché stavo per perdere la protesi. Qui è stata davvero dura perché poteva succedere nel momento in cui avrei dovuto solo gioire». Leggi l'articolo completo su
Leggo.it