Stupro di Palermo, confermato il carcere a due dei sette ragazzi coinvolti. Minorenne confessa ed esce, la Procura: «Deve restare in cella»

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Cellulari spariti

E proprio sui cellulari degli indagati si sta concentrando l'attenzione degli inquirenti. Nel corso di una conversazione captata in caserma dai carabinieri due dei ragazzi arrestati, Samuele La Grassa ed Elio Arnao, parlano infatti della necessità di nascondere i telefoni, uno dei quali sarebbe stato «seppellito» sotto terra forse perché conteneva altri video compromettenti: «Poi me lo scrivi su WhatsApp dove lo hai messo», chiedeva La Grassa ad Arnao che rispondeva: «Cosa, il telefono? Neanche in una pianta è... era in un magazzino pure in un punto sotto terra. Lo sappiamo soltanto io e Francesco. Te l'ho detto, devi sempre avere qualcosa nascosta».

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