Raz Degan: «In Israele giorni da incubo, vendetta chiama vendetta. Le cicatrici della guerra sono incise sulla mia pelle»

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«Non per cercare riconoscimenti»

La guerra, continua Raz, «porta con sé un sentimento di impotenza. Ma, da adulto, ho scelto di dedicarmi a diffondere un messaggio di pace. Ho investito nelle scuole e nei progetti educativi per i bambini specificamente in Siria, un territorio dal quale ho personalmente subito innumerevoli attacchi. Ho collaborato con organizzazioni internazionali per sostenere l'educazione dei bambini in zone di guerra, credendo fermamente nel potere liberatorio dell'istruzione. Non parlo di questo per cercare riconoscimenti, perché dei riconoscimenti me ne frego, ma perché ho voluto comunicare un messaggio di pace, di convivenza e di decenza umana non solo con le mie parole, ma con le mie azioni».

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