Raz Degan: «In Israele giorni da incubo, vendetta chiama vendetta. Le cicatrici della guerra sono incise sulla mia pelle»

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Il peso della realtà

L'attore ammette che gli «eventi tragici in Israele» lo hanno «profondamente scosso»: «Penso fortemente che ogni perdita di vita è una tragedia, che si tratti di persone israeliane o palestinesi. Torturare e decapitare bambini piccoli, o violentare migliaia di giovani donne e bruciarle con acido, non é accettabile. Non possiamo condonare azioni terroristiche indirizzate a nessuna creatura. E sono devastato dalla situazione attuale perché sono pienamente consapevole che ogni secondo che passa porterà con sé notizie di ulteriori spargimenti di sangue, più vite perdute e più famiglie lacerate. Il peso di questa realtà è schiacciante e il mio cuore si spezza per la violenza che darà adito a più violenza. Nessuno dovrebbe soffrire. Così come gli israeliani che si radunavano per la pace non avrebbero dovuto essere vittime, nessun palestinese innocente dovrebbe essere una vittima della guerra. Credo fermamente che ogni vita è preziosa e ogni perdita è una tragedia».

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