«La famiglia ricca per cui lavoro mi ha usata come esempio per indicare "i poveri": sono corsa a piangere in bagno»

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«La famiglia ricca per cui lavoro mi ha usata come esempio per indicare "i poveri": sono corsa a piangere in bagno»

All'interno del recinto del proprio quotidiano ritroviamo un mondo familiare, in cui sappiamo muoverci senza troppi problemi. Non è certo senza ostacoli, ma sono ostacoli conosciuti, già visti prima, e questo li rende in qualche modo rassicuranti. Quando ci avviciniamo all'esterno, però, e sbiriciamo oltre la realtà che abbiamo sempre vissuto, ciò che vediamo può essere difficile da comprendere, solo forme indistinte.

Uno di questi recinti, che divide due realtà profondamente diverse, è quello tra le persone particolarmente facoltose e la così detta "gente comune": giovani, vecchi, donne, uomini che vivono in case ordinarie, magari in qualche periferia o provincia, con lavori altrettanto ordinari e la speranza di riuscire a mettere da parte qualcosa per fare un viaggio anziché dover spendere quei risparmi per un'emergenza.

La storia raccontata da Antoinette ci descrive la vita nel suo recinto e, soprattutto, quanto le abbia fatto male essere guardata con pietà da chi si trova dall'altra parte solo perché non poteva permettersi di riparare la sua auto.

@amoneymoves #stitch with @louie ✨ Pls don’t compare yourself to rich people bc I promise you they’re not as benevolent or thrifty as we think they are. Their actions are self-serving, and that’s how they get and stay rich. #storytime #richpeoplebelike #richpeoplestories ♬ original sound - Antoinette
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