Alberto Genovese, le chat degli amici a Storie Italiane: «Diamogli in pasto un 'pesce' e ci divertiamo»

Intanto una delle vittime invalida al 40% chiede un milione e mezzo di risarcimento

Alberto Genovese, la chat degli amici a Storie Italiane: «Diamogli in pasto un 'pesce' e ci divertiamo»

A Storie Italiane la chat degli amici di Alberto Genovese, l'imprenditore che è accusato di stupro. «Diamo in pasto il pesce a lui, così sta tranquillo e noi ci divertiamo a casa sua», si legge nelle chat finite al vaglio degli investigatori. Come si sottolinea in studio da Eleonora Daniele gli autori dei messaggi non risultano indagati.

 

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Alberto Genovese, la chat a Storie Italiane

L'imprenditore del web è imputato con l'accusa di aver violentato, dopo averle rese incoscienti con un mix di droghe, due modelle: una, 18 anni, durante una festa organizzata il 10 ottobre dell'anno scorso nel suo attico con vista sul Duomo e l'altra, 23 anni, sua ospite in una villa di lusso a Ibiza nel luglio precedente. Le chat parlano proprio di donne inermi e corpi abusati. C'è chi si sente in colpa, ma poi la voglia di divertimento prevale. Gli amici gli presentavano le ragazze per farlo stare tranquillo e divertirsi in casa sua.

 

Alberto Genovese, la richiesta di risarcimento

Intanto una delle vittime invalida al 40% chiede un milione e mezzo di risarcimento. Davanti al gup Chiara Valori, con la costituzione di parte civile sia delle due giovani sia dell'associazione D.i.Re-Donne in Rete contro la violenza, si è aperta, ieri, l'udienza preliminare aggiornata al 28 gennaio. La 18enne ha avanzato, tramite il suo legale, la richiesta di risarcimento per le terribili sofferenze causate da quella tragica nottata.

 

 

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