Cellulari, droga e PlayStation: la vita di lusso dei detenuti. Allarme nelle carceri italiane, gli oggetti proibiti consegnati coi droni

Venerdì 2 Febbraio 2024, 12:52 - Ultimo aggiornamento: 4 Febbraio, 13:00

Flusso continuo

«L'ingresso illecito di cellulari negli istituti è ormai un flusso continuo», denuncia Donato Capece, segretario generale del sindacato. Ed evidenzia come non è la prima volta che il Sappe chiede nuovi provvedimenti per inibire l'uso di strumentazioni tecnologiche nelle sezioni detentive. «Non si contano più i rinvenimenti e i sequestri di questi piccoli apparecchi. Le vie d'ingresso diventano molteplici, non ultima anche quella aerea a mezzo droni che sempre più spesso vengono avvistati e intercettati. La cosa grave - sottolinea - è che denunciamo queste cose ormai da più di dieci anni e nessuno ha ancora fatto qualcosa».

«Le donne e gli uomini del Corpo sono quotidianamente impegnati nell'attività di contrasto all'introduzione di telefoni cellulari ed alla diffusione della droga nei penitenziari per adulti e minori. E nonostante la recente previsione di reato, nel Codice penale, per ingresso e detenzione illecita di telefonini nelle carceri, con pene severe che vanno da 1 a 4 anni, il fenomeno non sembra ancora attenuarsi. Vanno adottate soluzioni drastiche - conclude Capede - come la schermatura delle sezioni detentive, delle celle e degli spazi nei quali sono presenti detenuti, all'uso dei telefoni cellulari e degli smartphone».

© RIPRODUZIONE RISERVATA