Teramo, detenuto evade dal carcere: 40enne in fuga grazie a un drone, è caccia all'uomo. «In attesa di giudizio per traffico di droga»

L'ipotesi è che l'uomo abbia ricevuto gli attrezzi per uscire dal carcere proprio tramite un drone pilotato a distanza

Teramo, detenuto evade dal carcere: 40enne in fuga grazie a un drone, è caccia all'uomo. «In attesa di giudizio per traffico di droga»

di Redazione Web

La fuga di un detenuto dal carcere di Teramo è avvolta dal mistero. Il 40enne, con una lunga pena da scontare, è evaso nella notte dalla Casa Circondariale, scavalcando un muro. Ma, adesso, si sospetta che l'evasione sia andata a buon fine grazie all'aiuto di un drone per la consegna di strumenti utili all'uomo per fuggire.

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Detenuto evade grazie a un drone

«In questo momento sono al vaglio le registrazioni di tutte le telecamere del penitenziario per cercare di comprendere l'esatta dinamica dell'evasione», riferisce Gino Ciampa di Fp Cgil Polizia penitenziaria per l'Abruzzo. «Se fosse confermata la versione che vede l'utilizzo di un drone per l'evasione di questa notte - dichiara Mirko Manna, nazionale Fp Cgil Polizia Penitenziaria - ci troveremmo di fronte ancora una volta alla prova evidente del ritardo tecnologico con cui la Polizia penitenziaria è costretta a lavorare per garantire la sicurezza delle carceri.

Il mix devastante di carenza di personale e mancato adeguamento delle tecnologie sta creando un confronto impari tra chi ha commesso reati e la polizia che ha il compito di garantire l'espiazione delle pene più gravi nelle carceri. Il ritardo non è solo tecnologico, ma anche di attenzioni da parte del Governo che continua a propagandare miglioramenti citando l'acquisto per la polizia di manganelli, scudi e guanti antitaglio, mentre armi, droga e strumenti per evasioni arrivano con i droni».

«Questa volta, per fortuna, non ci sarebbero stati feriti  diversamente da quanto accaduto solo giovedì scorso con la fuga di un detenuto dall'ospedale San Paolo di Milano, ma non comprendiamo cos'altro debba accadere perché il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, e il Governo Meloni prendano atto della divampante emergenza penitenziaria e agiscano di conseguenza con atti tangibili e concreti», ha concluso Gennarino De Fazio, segretario generale Uilpa polizia.

Era in attesa di giudizio per traffico di droga

Si è calato con una grossa corda, simile a quella che usano i rocciatori ,dalla finestra del bagno della sua cella, da cui aveva rimosso una parte della grata delle sbarre, il detenuto evaso dal carcere di Teramo. Per ingannare i poliziotti penitenziari, l'uomo, che non aveva nessun compagno di detenzione, aveva simulato la presenza di una persona sulla sua branda, che sembrava coperta sino alla testa. L'evaso ha 39 anni ed era in carcere in attesa di giudizio: su di lui pende un procedimento presso la procura di Bologna per associazione a delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti. (


Ultimo aggiornamento: Lunedì 25 Settembre 2023, 14:49
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