La spesa
Gli Stati Uniti rimangono il membro più importante della Nato. «Non c'è assolutamente alcun dubbio» che gli Stati Uniti siano il partner più importante per via delle loro capacità militari, ha detto a Newsweek John Erath, direttore politico senior presso il Centro per il controllo degli armamenti e la non proliferazione. Ha descritto la crescita militare della Nato come una notizia buona e cattiva allo stesso tempo, la cattiva è un previsto aumento del Pil delle capacità di difesa dell'alleanza doveva essere intrapreso durante il cinquantesimo anniversario dell'alleanza nel 1999, ma non si è mai materializzato. «Questo ovviamente non è successo, e ci è voluto il gol del 2% nel 2014 per iniziare a muovere la palla», ha detto. «Quindi, il processo di miglioramento delle capacità difensive è stato storicamente un po' indietro rispetto a quanto le amministrazioni statunitensi avrebbero voluto. Ma la buona notizia è che ciò sta accadendo ora, in particolare dal 2018 circa e soprattutto da quando è iniziata l'attuale fase della guerra in Ucraina. Questo è stato un vero campanello d'allarme per molti europei. L'anno scorso, gli Stati Uniti hanno contribuito per circa il 68%, ovvero 860 miliardi di dollari degli 1,26 trilioni di dollari spesi dalla Nato, che ammontavano al 3,49% del Pil totale americano. Il Canada ha contribuito per l’1,38% del suo Pil con 28,95 miliardi di dollari (2,29% dei contributi totali), mentre gli alleati europei collettivi hanno rappresentato 375,1 miliardi di dollari (29,68%) del bilancio totale. L’anno scorso la Polonia ha stanziato il 3,9% del suo Pil , superando gli Stati Uniti in termini percentuali. Lo scorso anno Grecia, Estonia, Lituania, Finlandia, Romania, Ungheria, Lettonia, Regno Unito e Slovacchia hanno contribuito più del 2% previsto. Negli ultimi 75 anni, secondo il rapporto annuale sulle spese per la difesa dei paesi della Nato, gli Stati Uniti hanno contribuito con 21.900 miliardi di dollari al bilancio della difesa della Nato.