Alessia Pifferi, scontro in aula sulle psicologhe del carcere

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La data c'è ed è il 26 febbraio 2023. È questo il termine per la perizia psichiatrica disposta dalla Corte di Assise di Milano su Alessia Pifferi. La donna uccise la figlia abbandonandola in casa il 14 luglio del 2022. La 37enne è accusata di omicidio pluriaggravato per avere lasciato morire di stenti la figlia Diana di 18 mesi.

 

L'udienza

L'incarico è stato conferito allo psichiatra Elvezio Pirfo, che dovrà accertare, tra l'altro, se la donna sia affetta da un disturbo mentale e se fosse capace di intendere e volere al momento del fatto. Nel corso dell'udienza il pm Francesco De Tommasi ha chiesto di escludere dalla perizia la relazione basata sui colloqui con due psicologhe del carcere San Vittore, dove Pifferi è detenuta, in quanto le professioniste avrebbero «finito per fornire all'imputata una tesi alternativa difensiva» e che l'avrebbero «manipolata».

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Fornendo poi la «prova oggettiva che quello che è stato fatto in carcere è assolutamente inutilizzabile perché non conforme ai protocolli» e sottolineando che si tratta di «accertamenti privi di qualunque fondamento», il pm ha chiesto di escludere la relazione dalla perizia. Un'istanza, questa, non accolta dalla Corte. Si torna in aula il prossimo 4 marzo, quando comincerà la discussione.


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