DONNARUMMA 6
Se non ci fosse San Gigio chissà quanti ne avrebbe preso il Milan ma sui due gol presi qualche colpa è anche sua
DALOT 5
Ancora una freccia senza veleno. Nemmeno la bruttissima copia di Theo
KJAER ng (11’ pt Romagnoli 6: entra e sbaglia subito sul gol. Poi nel gelo di San Siro non scivola più).
GABBIA 6
Passato quel quarto d’ora da incubo, torna in sé e comincia a difendere la porta del Milan
THEO HERNANDEZ 6,5
Spinge e difende anche con Hauge davanti, che di tornare indietro non ci pensa quasi mai. Fondamentale.
KESSIE 6
Nella confusione generale cerca di metterci il fisico. E con quello Frank non sbaglia mai (16’ st Bennacer 6: solite precise geometrie).
KRUNIC 4
Doppio omicidio colposo su entrambi i gol presi. Meriterebbe l’ergastolo in panchina o l’esilio in qualche altra squadra (1’ st Tonali 6: costruisce poco ma almeno non distrugge).
CASTILLEJO 6,5
Quando Pioli chiama Samu non sbaglia. Una rete, la seconda in questa infinita Europa League e tante altre belle cosette da mettere sotto l’albero di Natale
CALHANOBLU 7
Una punizione da brividi, piena di rabbia. Dentro c’è tutto, soprattutto un rinnovo che non arriva. Ma non ci fidiamo delle parole di Maldini (16’ st Brahim 6,5: tocca pochi palloni ma quando Hauge lo mette davanti alla porta lui non sbaglia).
HAUGE 7
C’è tanta voglia in lui. Voglia di convincere Pioli, prendersi un posto fisso. Con con gol così potrebbe riuscirci.
REBIC 6
Non tira mai in porta ma si guadagna la punizione che riporta il Milan verso il Paradiso della qualificazione. Può bastare (38’ st Colombo ng).
PIOLI 7
Con o senza di lui questo Milan ormai è una macchina da guerra che solo il Lille ha saputo fermare. Ora testa alla Sampdoria senza Ibra e nemmeno Kjaer. Largo ai giovani, per davvero. In Europa intanto il discorso ormai è chiuso.
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