De Rossi, la prima intervista
«Le mie sensazioni? Stupore, perché facevo fatica a riconoscere le strade, le rotonde in posti che ho visto tutti i giorni per 18 anni. Emozione, perché vedo luoghi e facce che hanno condiviso con me una parte gigante della mia vita. E consapevolezza perché c'è un lavoro importante da fare e non possiamo stare qui a guardarci intorno e vedere com'è cambiata la situazione», le sue prime parole.
Su ciò che ha provato quando ha ricevuto la chiamata dei Friedkin: «Stupore, eccitazione, agitazione. Sapevo che poteva succedere qualcosa, non sono caduto dalle nuvole. Mi sono reso subito disponibile per parlarci e per fargli capire, è stato un discorso di dieci minuti».