Laura Santi: «Voglio essere libera di morire». La 48enne affetta da sclerosi multipla denuncia l'Ausl umbra

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Le dichiarazioni contro il Comitato etico

Questa mattina la donna ha depositato una denuncia nei confronti dell'Ausl Umbria 1, depositata questa mattina assieme al suo team di avvocati composto da Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente segretaria e tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni, presso il Comando Provinciale dei Carabinieri di Perugia. Il reato contestato alla Ausl è l'omissione di atti d'ufficio ovvero in tutti questi mesi ha omesso di fornire una risposta completa che consentisse di concludere la procedura prevista dalla sentenza per accedere al suicidio assistito.

«A seguito delle (incomplete) verifiche, faticosamente ottenute, a distanza di oltre un anno dalla prima richiesta, Laura Santi è ancora in attesa di ricevere una relazione completa da parte dell'azienda sanitaria, che includa l'individuazione della fase esecutiva, cioè il farmaco idoneo e le modalità di assunzione ed il parere del comitato etico territorialmente competente che di fatto nelle sue funzioni deve agire come indicato dalla Consulta senza la necessità di interventi normativi che ne modifichino le competenze come sostiene l'azienda sanitaria», sottolinea l'Associazione Luca Coscioni in una nota.

E continua: «In secondo luogo, un'azione in sede civile: un ricorso d'urgenza in Tribunale in cui si chiede un ordine del Giudice nei confronti dell'azienda sanitaria deve adempiere al completamento della procedura di verifica anche delle modalità e il parere del Comitato Etico. Si tratta dello stesso procedimento avviato dal collegio legale dell'Associazione Luca Coscioni nelle Marche per conto di Federico Carboni, il primo italiano ad aver avuto accesso al suicidio assistito in Italia, dopo due anni di battaglie legali. La prima udienza relativa a questo ricorso d'urgenza è stata fissata per il prossimo 20 giugno».

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