Processo Impagnatiello, in aula le foto del cadavere di Giulia e le ricerche sul veleno. Un testimone: «Quel rumore di trascinamento 3 giorni dopo il delitto»

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Un testimone: «Rumore di trascinamento»

Oltre alle deposizioni di tre carabinieri, sono stati sentiti anche due vicini di casa e l'addetto alle pulizie del condominio di via Novella. Quest'ultimo ha ricordato di avere sentito lo scorso 30 maggio, tre giorni dopo il delitto, «rumori di trascinamento» per due volte e in più fasi, «come se venisse trascinato qualcosa di pesante». Si sarebbe trattato, è l'ipotesi dell'accusa, del corpo di Giulia, spostato dalla cantina al garage e successivamente in auto per poi essere gettato in una «anfratto» tra le sterpaglie in una via non molto lontana. Una vicina della coppia, che abita nell'appartamento di fianco, ha invece ricordato di avere udito una voce femminile, nel mezzo di una lite, la sera del 27 maggio, a un orario compatibile con quello in cui Giulia era rientrata a casa dopo essere incontrata e confrontata con la donna con cui Impagnatiello aveva una relazione parallela. «Non ho sentito grida di dolore, ma solo litigare. Sarà durato al massimo due minuti. Poi più niente».

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