Giulia Cecchettin, il papà Gino pubblica "Cara Giulia". Il libro è «il modo migliore per reagire, facendo più rumore possibile»

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Le parole di Gino Cecchettin

«Tu in questi giorni sei diventata un simbolo pubblico» scrive Gino Cecchettin che dal giorno dei funerali della figlia ha scelto di condividere il proprio dolore cercando di affrontarlo e renderlo costruttivo perché possa essere di aiuto alle giovani e ai giovani del nostro Paese. «Sei la mia Giulia e sarai per sempre la mia Giulia. Ma non sei più solo questo. Tu dopo quanto è successo sei anche la Giulia di tutti, quella che sta parlando a tutti. E io sento forte il dovere di manifestare al mondo che persona eri e, soprattutto, di cercare attraverso questo di fare in modo che altre persone si pongano le mie stesse domande» sono le sofferte parole di impegno, consapevolezza e coraggio di Cecchettin. Il padre di Giulia spiega anche come sono nate queste pagine: «Provo ad analizzare dove abbiamo sbagliato, soprattutto noi genitori, padri e madri, dove siamo stati poco presenti e non siamo riusciti a educare i figli all'amore, al rispetto, alla comprensione, ma li abbiamo forse educati a una modalità di vita incentrata sul possesso».

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