Caryl Menghetti uccise il marito Diego, la lettera ai cognati: «Prendetevi cura di mia figlia se volete bene almeno a lei»

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La lettera per i cognati

«Cari Vanessa, Angelo, Evi e tutti i famigliari, è successa questa grossa cosa. Nemmeno io posso, riesco a dare una spiegazione. Un giorno, se vi andrà di vedermi, ne potremmo parlare uno davanti agli altri», scrive Caryl nella lettera, lunga un foglio e un paio di righe. Attualmente la piccola è affidata ai nonni materni, ma Caryl scrive: «Se almeno a lei volete ancora bene sappiate che mai impedirò di farvela vedere». «Mi sono sempre fidata di voi e vi voglio tuttora bene anche se capisco l’odio nei miei confronti. La nipote è anche vostra e sapete perfino preferisco che lei stia con voi. Dovessi mancare anch’io, vorrei restasse sotto la vostra tutela. Se la vorrete, chiederò come fare».

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