Per ora non ci sono certezze e il calendario per ora stilato riguarda solo regione per regione i soggetti fragili e anziani. Ma una nuova iniezione potrebbe essere necessaria a causa del calo della protezione nel tempo del vaccino, ormai evidente anche se non si sa ancora in che misura. Nelle prossime settimane gli esperti analizzeranno i dati - soprattutto quello provenienti dai Paesi che hanno cominciato prima la campagna vaccinale, e prenderanno una decisione. «Noi continueremo a acquisire dati, monitorare, valutare la persistenza della risposta immunitaria in tutta la popolazione. Quando avremo evidenze scientifiche, queste verranno declinate in chiave operativa» ha concluso Brusaferro.
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