Francesco Pio D'amaro sbranato e ucciso a 13 mesi da due pitbull, Totó e Pablo non saranno abbattuti: cosa succede ai due cani

Dopo il periodo di osservazione è stato disposto il dissequestro dalla Procura di Salerno e l’affidamento ad una struttura che li “rieducherà”

Francesco Pio D'amaro sbranato e ucciso a 13 mesi da due pitbull, Totó e Pablo non saranno abbattuti

Dopo aver sbranato Francesco Pio D'Amaro, il bambino di 13 mesi morto lunedì 22 aprile a Eboli, i due pitbull sono stati portati via dal servizio veterinario della Asl di Salerno e chiusi in un canile di Caserta. La decisione su Totó e Pablo è arrivata oggi, martedì 7 maggio: non saranno abbattuti con una siringa letale. Il destino dei due cani non sarà quindi la soppressione. Dopo il periodo di osservazione è stato disposto per loro il dissequestro dalla Procura di Salerno e l’affidamento ad una struttura che li “rieducherà”.

 

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Il destino dei due pitbull

I due pitbull dovranno quindi seguire un programma di recupero comportamentale a spese dei proprietari per poi tornare in loro possesso. Questi ultimi sono tra le persone indagate per la morte del piccolo, insieme alla madre e ai due zii di Francesco Pio. Nel caso in cui i proprietari decidessero di non riprenderli con sé, i pitbull ptrebbero essere dati in affido.

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