VENEZIA - Sequestro milionario al
conte Giovanni Volpi di Misurata, 78 anni, il noto imprenditore veneziano, grande appassionato di vetture sportive, figlio di
Giuseppe Volpi di Misurata, l'uomo che, agli inizi del Novecento, fu tra i fondatori del polo industriale di Porto Marghera. L'ha chiesto e ottenuto il sostituto
procuratore Stefano Buccini nell'ambito di un'indagine della
Guardia di Finanza, che contesta al nobile, formalmente residente a Ginevra, in Svizzera, di non aver pagato le tasse in Italia in relazione all'attività di numerose società a lui riconducibili: Giudecca Anstalt Vaduz, Hot Road Establishment, Slatine Investment Corp, Ozanit corporation, Ruter business e Serenissima automobili, quest'ultima proprietaria di una prestigiosa scuderia di auto.
Secondo le Fiamme Gialle le tasse le
deve versare in Italia in quanto risulterebbe aver trascorso qui più di sei mesi all'anno. Sotto sequestro è finito il palazzo veneziano di proprietà di Giovanni Volpi di Misurata, che si affaccia sul Canal Grande:
più di 80 locali nel sestiere di San Marco, al civico 3947 un tempo palcoscenico di scenografiche feste. La Procura aveva chiesto il sequestro di un importo pari a tutte le somme asseritamente evase, circa 5 milioni di euro, ma il gip Roberta Marchiori ha concesso la misura cautelare fino a 2.7 milioni.
Il palazzo sequestrato © RIPRODUZIONE RISERVATA
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