A creare una falla nello scafo, usando un martello, è stato lo scafista siriano, ha sostenuto il migrante, indicato col nome di «Jay». L'atto, ipotizza il profugo, è stato compiuto per attrarre dei militari greci basati a Farmakonisi. «Ho visto bambini annegare, donne annegare e non ho potuto fare nulla», ha raccontato Jay riferendosi agli almeno 14 piccoli siriani e iracheni vittime del naufragio. Leggi l'articolo completo su
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