L’imprenditrice, per l’accusa, avrebbe detto all’operaia d’essere in possesso di foto e filmati compromettenti (mentre amoreggiava con un collega di lavoro, ndr) che le avrebbero "fatto saltare" il matrimonio. Pressioni che, sempre l’accusa, avrebbero ripetuto anche il marito e il detective privato, seppure in forma molto più blanda. La dipendente, invece di chinare la testa e subire il ricatto, ha denunciato i titolari e l’investigatore ai carabinieri.
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