Vettel proprio un anno fa a Hcokenheim, aveva toccato il punto più basso lasciando nella ghiaia del Motodrom una vittoria che pareva certa. E con essa, 25 punti pesantissimi regalati ad Hamilton. Tornato sul luogo del misfatto, e con condizioni meteo similari, Vettel questa volta ha fatto tutto bene, non lasciandosi prendere dalla foga nei primi giri per tentare un immediato recupero. Si è imposto di agire con calma, di riflettere, di aspettare gli eventi. Passare ripetutamente da gomme wet a slick, non è stato facile per nessuno. Quando poi, Vettel ha visto che all'ultima curva uscivano tutti, è stato ancora più cauto, capendo che l'importante era rimanere in pista, non tanto essere particolarmente veloci. I suoi tempi sul giro non sono mai stati brillanti, ma per volontà dello stesso pilota non certo perché Sebastian improvvisamente ha dimenticato come si guida in tali condizioni, come qualcuno ha voluto far credere.
Nel finale della corsa, Vettel ha cominciato a spingere. La sua tattica si è rivelata perfetta, gli altri erano finiti in testacoda o contro le barriere, come il suo compagno Charles Leclerc e Valttei Bottas, come Lewis Hamilton. Vettel ha quindi suonato la carica. Alla ripartenza dell'ultima safety-car è stato nuovamente, volutamente, lento, facendosi passare da Pierre Gasly. Poi, ha iniziato a suonare la carica e da sesto li ha passati tutti arrivando secondo. Ogni suo sorpasso è stato accompagnato da un boato caloroso del pubblico tedesco, roba che non si sentiva da tempo in Germania. Segno evidente che gli appassionati hanno colto il momento di difficoltà che da mesi sta vivendo Vettel, e gli è voluto stare vicino spingendolo con affetto verso il secondo gradino del podio. Una bella iniezione di fiducia, anche commovente, per Sebastian che ora potrà guardare con maggiore serenità alle prossime gare. Sperando che l'affidabilità della SF90 non lo tormenti ulteriormente e che quel Vettel pasticcione sia definitivamente stato... soppresso. Leggi l'articolo completo su
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