Tra le due storie di successo la differenza non è solo di cinque anni, ma coinvolge anche l’approccio industriale: se la fabbrica Yaris di Valenciennes è al 100% Toyota, quella di Kolin è il frutto di una joint venture con un partner che con il segmento A europeo aveva già una consolidata dimestichezza: i francesi del gruppo Psa.
Dalle linee di montaggio della Repubblica Ceca, infatti, la Aygo esce in compagnia della Citroën C1 e della Peugeot 108, una sinergia che consente una proficua riduzione dei costi in un segmento dove i margini sono forzatamente risicati. La condivisione degli organi meccanici e dalla componentistica lascia comunque ampi margini di libertà stilistica.
Libertà di cui hanno approfittato i designer Toyota cambiando radicalmente i connotati della seconda generazione nata nel 2014 e caratterizzata dalla forma a X del frontale, allineata al nuovo corso stilistico del marchio.
Un elemento estetico che la nuova Aygo evidenzia ancora di più grazie all’effetto 3D dovuto alla maggiore profondità della X e alla sottile linea delle luci diurne a Led che incorniciano i proiettori principali, regalando alla vettura un’inconfondibile firma luminosa.
Ad accentuare lo spirito giovanilistico della city car giapponese contribuiscono anche le otto vivaci livree disponibili, tra cui il Rich Blue e l’ancor più sgargiante Magenta Flash – riservato in esclusiva all’allestimento x-cite – fanno in questa occasione il loro ingresso nella gamma.
Su strada la Aygo si è confermata una cittadina esemplare, capace di combinare la guida piacevole e brillante con i contenuti livelli di consumi ed emissioni. Il già apprezzato 3 cilindri 1.0 da 72 cv è stato opportunamente rivisitato, apparendo ora più reattiva ai bassi valori di coppia, oltre che più silenzioso e con un ridotto livello di vibrazioni.
Grazie all’aumento dell’efficienza, favorito tra l’altro dal nuovo sistema di ricircolo dei gas di scarico, le emissioni medie di CO2 si attestano sui 95 g/km nel caso che la vettura sia equipaggiata con la nuova trasmissione robotizzata x-shift a tre modalità (Easy, Manual e Retro) che consente di gestire in modo sequenziale i cambi di marcia – come accade nel caso dei cambi automatici – anche tramite le levette al volante. Proposta nelle versioni x-cool (l’unica disponibile anche a tre porte), x-play, x-fun, x-cite e x-trend, la nuova Aygo prevede un listino compreso tra 11.850 e 15.900 euro. Per ciascuna variante il passaggio dal cambio manuale a 5 marce al robotizzato Mmt comporta un sovrapprezzo di 800 euro.
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